Platinum Card - Lo Stadio di Domiziano e piazza Navona

Orari di partenza dei tour: su richiesta


Il pacchetto comprende:

• Ingresso senza fila allo Stadio di Domiziano e visita a Piazza Navona
• Guida Turistica
• Commissione e spese di prenotazione
• Servizio di Assistenza
  

Il pacchetto non comprende:

• Trasporto da/per hotel

Cose da ricordare:

• Portare con sé la Carta d'Identità dei minori di 18 anni
• Gli studenti minori di 26 anni devono portare con sé la carta studenti
  

Lo Stadio di Domiziano è il primo esempio di stadio in muratura dell'antichità greco-romana. I suoi resti vennero alla luce durante i lavori del 1936: un’enorme struttura, capace di accogliere circa 30.000 spettatori, con una pista lunga 240 metri e larga 65. Oggi la piazza occupa esattamente questo spazio, mentre tutti gli edifici che vi si affacciano poggiano le loro fondamenta sulle rovine delle gradinate.
Lo stadio fu  voluto dal terzo Imperatore della Gens Flavia, Domiziano appunto, che lo fece edificare intorno all’86 d.C.. Consisteva in una pista senza alcuna divisione e con uno dei due lati piatto. Era, infatti, deputato alle gare ginniche: corsa, lotta, pugilato. Lo stadio rimase in funzione fino al V secolo. A partire dall’VIII secolo vi sorsero sopra oratori; poi, nell’XIII secolo, case e torri e, a partire dal Rinascimento, chiese e palazzi.
Dalla piazza stessa  si accede all’ambiente sotterraneo, illuminato dalla luce naturale grazie a grandi chiostrine lasciate al di sopra dell’area. E’ possibile così passeggiare fra grandi strutture, nelle quali si riconoscono arcate su pilastri e muri radiali in laterizio posti ad arco, in quanto ci troviamo sulla curva nord dello stadio. Sono ancora visibili anche le gradinate che portavano agli ordini superiori delle gradinate.
Finita la visita all'interno dello stadio, la nostra guida vi riporterà in superficie, a Piazza Navona, uno dei capolavori del Barocco. Al centro ammirerete la magnifica fontana dei Quattro fiumi (il Danubio, il Gange, il Nilo e il Rio de la Plata) realizzata da Gian Lorenzo Bernini e, di fronte alla fontana, la suggestiva chiesa di Sant’Agnese in Agone, progettata da Francesco Borromini, grande rivale artistico di Bernini.